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Roma
8 Febbraio 2025
Andrea Casu, Deputato della Repubblica, Vicepresidente della IX Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni
Dal TerritorioPoliticaTrasporti

Emergenza trasporto pubblico locale nel quadrante Nord di Roma

Intervento dell'Onorevole Andrea Casu

Trasporto Pubblico Locale: una priorità per tutti i cittadini

Trasporto pubblico locale: rafforzare l’impegno nelle Istituzioni

Quante ore trascorriamo ogni giorno nel traffico, costretti ad utilizzare l’auto per assenza di valide alternative? Tante, troppe, sicuramente più di quante vorremmo.

Come Deputato eletto a Roma seguo con grande attenzione le questioni legate al trasporto pubblico locale TPL perché penso che sia indispensabile rafforzare l’impegno nelle Istituzioni per rovesciare l’attuale paradigma che divide tutti noi in cittadini di serie a o di serie b a seconda del fatto che si viva in centro o in periferia, nelle zone urbane o nelle aree interne, dove si può godere di servizi di trasporto di qualità o dove si deve ricorrere per ogni spostamento al mezzo privato.

È una grande questione politica nazionale che non dovrebbe avere colore e tocca ogni giorno la carne viva di tutte le persone.

In Commissione Trasporti ho presentato a mia prima firma insieme al Gruppo PD una Risoluzione, che unitamente a quelle successivamente presentate da altre forze di maggioranza e opposizione, ci ha consentito di aprire un confronto sui cambiamenti che il TPL sta vivendo ascoltando la voce di 44 soggetti, enti, istituzioni, imprese, associazioni e sindacati attivi nel settore.

Elevare le risorse e modificare i criteri di ripartizione

Tutti ci hanno indicato come prioritaria la necessità di un aumento della dotazione del Fondo, oltre che una modifica dei criteri di ripartizione.

Solo nel 2024 sono necessari 1,6 miliardi di stanziamenti aggiuntivi per coprire i crescenti costi e al tempo stesso garantire il rinnovo dei contratti dei lavoratori.

Risorse che potremmo trovare subito negli oltre 22 miliardi di euro che spendiamo ogni anno in sussidi che generano invece danni per l’ambiente.

Il collegamento ferroviario FL3 Roma-Viterbo

Questa grave emergenza è particolarmente rilevante nella città metropolitana di Roma perché il criterio storico di ripartizione penalizza l’area della Capitale e genera una situazione di grave disagio che colpisce il quadrante Nord della città, nel quale è fondamentale il collegamento ferroviario FL3 Roma-Viterbo.

E’ essenziale non solo per gli studenti ma anche per i pendolari e per chi si deve recare nei sei ospedali dell’area, migliaia di persone che la prossima estate, con la lunga chiusura per lavori annunciata bruscamente dalla Rete Ferroviaria Italiana RFI, rischiano di subire pesanti danni.

La paventata chiusura potrebbe avere effetti devastanti anche per il traffico a Roma e verso le stazioni della linea che non chiuderanno, come quella dell’Olgiata.

Tutta Roma Nord rischia di vedersi soffocare dall’aumento del traffico sulla Cassia Bis ma anche per le criticità dei parcheggi vicino la stazione, che potrebbero trovarsi a dover accogliere le auto dei pendolari di almeno quattro comuni.

Mobilitazione di tutti gli schieramenti politici

Lo scorso 9 marzo rispondendo all’appello alla mobilitazione di Emiliano Minnucci insieme a Mario Ciarla e Michela Califano ho avuto modo di toccare con mano le preoccupazioni del territorio durante la partecipatissima iniziativa promossa dal PD di Anguillara Sabazia.

La presenza di amministratori di tutti gli schieramenti politici testimonia l’assoluta trasversalità di una vertenza che vede compatto tutto il quadrante: dal Sindaco di Anguillara Sabazia Pizzigallo al Sindaco di Manziana Telloni, dal Sindaco di Canale Monterano Bettarelli al Sindaco di Bracciano Crocicchi, dal Sindaco di Oriolo Romano Rallo al Vicesindaco di Trevignano Galloni, fino al Presidente Comitato Pendolari Fabbri e alcuni rappresentanti dell’Osservatorio Trasporti Lazio.

L’iniziativa ha denunciato il fatto che i Sindaci non sono stati consultati preventivamente come diffuso nel comunicato che annunciava la chiusura e ha avanzato molte proposte concrete come quella di garantire una possibile chiusura solo notturna o comunque parziale per poter consentire che il servizio possa essere svolto come già previsto in altre realtà almeno al mattino (dalle 5 alle 9) e al pomeriggio (dalle 16 alle 19), durante le fasce di maggiore spostamento di pendolari.

Potenziare e non diminuire l’offerta di trasporto

Per sostenere in Parlamento la vertenza ho subito presentato, insieme ai colleghi Ciani, Di Biase, Madia, Mancini, Morassut e Orfini un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per chiedere al Governo di intervenire insieme alla Regione Lazio per evitare la sospensione totale del servizio e dare garanzie alle migliaia di viaggiatori prevedendo immediate misure alternative che riducano al minimo i disagi della cittadinanza.

Da questo punto di vista si è registrata dopo la nostra mobilitazione una prima novità con l’annuncio da parte della Regione della riduzione dei tempi di chiusura, inizialmente previsti per tre mesi ora ridotti a due.

Si tratta di un primo passo avanti, ma continueremo a tenere alta l’attenzione e ad agire per potenziare e non diminuire l’offerta di trasporto e ridurre sempre al massimo i disagi che tutta la cittadinanza sarà costretta a subire.

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