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14 Febbraio 2025
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Rapporto scuola famiglia: in arrivo lo psicologo scolastico

La psicologia a servizio del cittadino

Scuola e Famiglia: Il Rapporto Educativo che Non Funziona

È di qualche settimana fa la sconcertante notizia del preside del San Gabriele, istituto privato della Giustiniana, brutalmente picchiato da un genitore per aver sospeso il figlio studente.

Si è trattato di un evento assolutamente esecrabile, frutto di un comportamento violento da parte di un adulto, certamente determinatolo da molteplici fattori di ordine personale e culturale.

Un evento, tuttavia, non isolato e che riporta in primo piano un tema molto spesso al centro del dibattito, che è quello del rapporto scuola – famiglia in ambito educativo.

Rapporto peraltro finemente regolamentato dalla normativa italiana che, mediante la firma da parte di genitori e studenti del Patto di corresponsabilità contestualmente all’iscrizione a scuola, consente la condivisione dei principi e dei comportamenti che la scuola, la famiglia e gli alunni si impegnano a rispettare.

Cosa non sta funzionando allora? Certamente la comunicazione, spesso limitata ai 5 minuti di colloquio fissati dall’istituto. Aumentare i tempi di comunicazione tra genitori ed insegnanti è sicuramente il primo passo per creare un rapporto di collaborazione e di ascolto reciproco per condividere un piano di indirizzo per il minore.

L’insegnante dovrebbe comunicare tempestivamente eventuali problematicità dello studente, senza attendere necessariamente i colloqui periodici, mantenendo un approccio empatico e cercando di non scaricare sui genitori responsabilità che possono essere riconducibili al sistema scuola o all’approccio a volte inopportuno – per troppa severità o troppo lassismo – di alcuni insegnanti.

Assenza, sfida, rigore, crollo emotivo, la risposta disfunzionale che può provenire delle famiglie davanti al resoconto delle difficoltà scolastiche del proprio figlio riportato dal docente di turno, ricordando a tutti noi che un insegnante non è uno psicoterapeuta.

Lo psicologo scolastico

Ecco perché accogliamo con plauso i disegni di legge presentati a fine 2022 ed entrambi in corso di esame nella VII Commissione permanente Cultura, scienza ed istruzione a far data rispettivamente da dicembre 2023 e marzo 2024 per l’Istituzione della figura professionale dello psicologo scolastico nelle scuole di ogni ordine e grado, tenendo conto che l’Italia è l’unico Paese europeo a non essere dotato della figura professionale dello psicologo scolastico quale componente strutturale e pertanto stabile del servizio scolastico.

Integrabili tra loro le finalità – in sintesi – dei due differenti disegni di legge per le scuole di ogni ordine e grado:

  • sostenere lo sviluppo degli studenti, prevenire i fattori di rischio e disagio, sostenere le famiglie e il personale scolastico, contrastare i fenomeni di abbandono e bullismo (A.C. 247 – On. Marrocco);
  • promuovere il benessere psicofisico della popolazione studentesca e del personale scolastico, prevenire fenomeni di abbandono scolastico e il disagio giovanile, nonché di contrastare i fenomeni di bullismo (A.C. 520 – On. Di Lauro).

Il fondamentale ruolo di mediazione tra scuola e famiglia

In entrambe le proposte, inoltre, è previsto il fondamentale ruolo di mediazione tra scuola e famiglia, con facoltà per lo psicologo scolastico di convocare i genitori, organizzare colloqui con le famiglie, partecipare al collegio dei docenti, ai consigli di classe e ai ricevimenti dei genitori, nonché svolgere funzioni di consulenza nei confronti del dirigente scolastico.

Non resta che auspicare tempi brevi per le procedure parlamentari, affinché questa sostanziale rivoluzione per il mondo della scuola veda finalmente luce.

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