Siamo ormai giunti al secondo anno di lavoro della consiliatura, e come anche scritto nella seconda relazione annuale presentata pochi giorni fa in Consiglio Municipale, consultabile sul sito del Municipio XV, posso affermare con certezza di aver rispettato e di rispettare ogni giorno, insieme alla Giunta e a tutta la Maggioranza, il principio per cui ci siamo candidati.
Troppo spesso infatti la cittadinanza è costretta ad assistere a dibattiti politici nazionali in cui si sussegue un continuo scarico di responsabilità. Questo per me è intollerabile perché contribuisce a generare sfiducia nei confronti della politica. Noi siamo impegnati nel quotidiano; siamo immersi nella realtà anche con l’obiettivo di restituire questa fiducia.
Per questo, do il benvenuto sul nostro territorio a questo nuovo progetto editoriale, che certamente potrà essere un nuovo punto di riferimento per la nostra Comunità, dare voce ai cittadini ma anche raccontare da vicino le attività e la programmazione che questa amministrazione porta avanti ogni giorno
Sono tanti gli ambiti su cui in questi ventiquattro mesi abbiamo lavorato, per risolvere le criticità lasciate irrisolte per anni, ma anche per far ripartire progetti e programmazioni indispensabili per il territorio. Come anche tanti sono gli obiettivi raggiunti e quelli più a lungo termine su cui siamo a lavoro.
Il lavoro di squadra
Spero avremo modo nei prossimi numeri di approfondire i tanti aspetti del grande lavoro di squadra che ogni giorno portiamo avanti ma oggi vorrei soffermarmi in particolare su due questioni affrontate proprio in questi giorni e prioritarie per il nostro territorio: il nuovo Piano Sociale Municipale e i lavori per le fogne di Borgo Sant’Isidoro e Via Tiberina.
Nuovo Piano Sociale Municipale
Si è conclusa proprio in questi giorni la prima fase del Nuovo Piano Sociale Municipale; un programma di quattro settimane in cui gruppi di lavoro composti da oltre 300 operatori e tecnici tra Servizi Sociali municipali, Asl, Forze dell’Ordine, Scuole, Associazioni, Consulte, Cooperative – ma anche Comitati di Quartiere, Centri Anziani, e cittadini – si sono confrontati sui temi dell’inclusione sociale, minori e famiglie, condizioni di non autonomia e non autosufficienza, caregiver e familiari e molto altro ancora. Un programma fitto per la composizione di un nuovo piano strutturato, fondamentale per questo quadrante della città che vuole tener conto delle nuove politiche sociali e dei bisogni del territorio, per cui dopo questa prima fase di lavoro siamo ora tutti chiamati a partecipare con costanza e responsabilità.
Rete idrica e fognaria
Proprio questa settimana invece hanno preso il via i lavori di Acea Ato2 per la rete idrica e fognaria della zona di Via Tiberina, Borgo Sant’Isidoro e Via Piccirilli. Un intervento storico, che dopo decenni finalmente garantirà ad oltre 300 famiglie, costrette finora all’acqua di cantiere, acqua potabile e fogne.
Un lungo percorso che abbiamo seguito sempre da vicino, sia in maggioranza che in opposizione e per cui appena insediati due anni fa abbiamo ripreso a lavorare. Dall’approvazione all’unanimità di un ordine del giorno fino alla riunione operativa con tutti i residenti per la compilazione della documentazione delle servitù di passaggio. Ora, grazie a un investimento di oltre 6 milioni di euro, e all’ intenso lavoro dell’Assessorato ai Lavori Pubblici di Roma Capitale, finalmente questi lavori sono stati avviati. Sono interventi che sul nostro territorio si aggiungono a quelli del Collettore Alto Farnesina e del Collettore Crescenza, per cui presto altri 80.000 residenti di Roma Nord otterranno l’allaccio in fogna. I prossimi passi sono poi la conclusione dell’iter per le fogne di Osteria Nuova e la messa in cantiere di quelle di Cesano.
Sembra assurdo ma a Roma sono ancora migliaia i cittadini senza fogne e acqua potabile. Un tema troppe volte sottovalutato da certa politica che preferisce non occuparsi di questioni che, seppur urgenti, non sono visibili e quindi poco remunerative in termini elettorali. La lotta alle diseguaglianze passa invece anche da qui: garantire un servizio primario significa abbattere le differenze tra quartieri, eliminare cioè le differenze tra centro e periferia; tra chi abita in zone servite da servizi primari e chi in quelle in cui mancano.