Una struttura in cemento mai terminata
Dopa tanta attesa venerdì 21 giugno è finalmente andato giù l’ecomostro di cemento nel Parco di Colli d’Oro di Labaro che sarebbe dovuto essere un Palazzetto per il nuoto.
La storia ebbe inizio durante l’Amministrazione Veltroni, nel 2006, che si occupò della progettazione di nuovi impianti per i mondiali di nuoto che si sarebbero dovuti svolgere nella capitale nel 2009.
Nel 2008 l’avvicendamento in Campidoglio tra Veltroni e Alemanno portò ad uno slittamento dei tempi di realizzazione che iniziarono ben dopo i mondiali di nuoto, nel 2012.
Lavori iniziati ma ben presto bloccati per varie problematiche, penalizzando oltremodo i residenti del quartiere di Labaro costretti a convivere con una struttura in cemento mai terminata e simbolo di degrado del territorio.
Successivamente, ma lasciando l’ecomostro lì, fu revocata la concessione e il parco tornò nella disponibilità dei cittadini con la riassegnazione al Dipartimento Ambiente, mentre l’area in cui sorgeva il palazzetto era rimasta a disposizione del Dipartimento allo Sport.
Riqualificazione urbana, grazie al progetto “Sport e Inclusione” del Pnrr
La svolta arriva nel nel 2022, con l’Amministrazione comunale che inserisce Colli d’Oro nell’ambito del progetto “Sport e Inclusione” del Pnrr per la riqualificazione urbana, dichiarato poi ammissibile.
Un percorso partecipato con la cittadinanza sin dall’inizio, per la condivisione del progetto, all’epoca ancora da definire, e l’elaborazione di proposte da parte del Municipio e della Comunità.
Una nuova struttura, utilizzo di materiali ecosostenibili
Parte attiva in questo processo di ripristino dei luoghi è stato il XV Municipio, che con Torquati ha promosso, vedendo l’accoglimento da parte del Dipartimento e dall’Assessorato allo Sport:
- la realizzazione di una nuova struttura ridimensionata rispetto al precedente progetto e a misura delle serie minori per le competizioni sportive, ma anche l’utilizzo di materiali ecosostenibili
- la realizzazione di un impianto pubblico, il divieto di sottrarre anche un solo centimetro quadrato di Parco per il cantiere dell’impianto sportivo
- la realizzazione di nuovi parcheggi nell’area di Via Lusevera
- la realizzazione di due percorsi pedonali di collegamento con la scuola di Largo Castelseprio e con Via Dalmine
- la piantumazione di nuove alberature.