Gli artefici possono essere i giovani
Negli ultimi anni, ed ancor di più dopo l’episodio pandemico che ci ha colpito tutti non solo fisicamente ma anche psicologicamente, abbiamo assistito ad un fenomeno sociale in controtendenza rispetto a quanto eravamo abituati.
I giovani vogliono rimanere, o tornare, nei loro luoghi natali
Sempre di più sono i giovani che scelgono di rimanere nelle proprie comunità d’origine, o decidono di ritornarci, anziché cercare la propria realizzazione altrove.
Questa tendenza è lo specchio di come le nuove generazioni, anche alla luce di una serie di cambiamenti culturali, economici e tecnologici, riscoprono l’appartenenza territoriale e voglio essere protagonisti nel plasmare il tessuto sociale ed economico delle loro comunità.
Profondo attaccamento alle tradizioni locali e alla storia del luogo
Uno dei fattori che sicuramente sta rendendo possibile questa tendenza è la possibilità di lavorare da remoto, quel famoso smart working che l’Italia ha conosciuto “grazie” al Covid, con le tecnologie digitali e la possibilità grazie ad internet ed ai social di essere in collegamento con persone di tutto il mondo senza dover lasciare le proprie radici.
Ciò che accomuna molti giovani nella scelta di restare nelle loro città natali è un loro profondo attaccamento alle tradizioni locali e alla storia del luogo.
Ma non si tratta di un attaccamento passivo al passato, bensì un voler mettere al servizio della comunità la propria mentalità aperta e orientata al futuro, per affrontare al meglio le sfide e le opportunità che il mondo moderno offre.
Questi giovani che scelgono di rimanere, o tornare, nei loro luoghi natali diventano artefici e promotori di una vera e propria rinascita delle comunità locali, che troppo spesso lamentano una desertificazione demografica per una scarsa natalità.
Mancanza di opportunità di lavoro, carenza di servizi
Non mancano però le difficoltà nell’affrontare questa scelta, perché ci si scontra con la mancanza di opportunità di lavoro stimolanti o la carenza di servizi pubblici adeguati.
Ma forse sono proprio queste difficoltà che li portano a dare il meglio di se, ad essere creativi e proattivi nel cercare possibilità e soluzioni innovative da sottoporre anche alle Istituzioni locali per dare risposte ai bisogni specifici della comunità.
Ed ecco che questo esercito pacifico di giovani appassionati diventa protagonista di progetti di riqualificazione urbana, di iniziative culturali e imprenditoriali, di promozione del turismo legato alla cultura e tradizione locale.
E’ grazie a loro che i vecchi comuni, i vecchi borghi, trovino nuovo splendore con la creazione di ambienti più vivaci, inclusivi e sostenibili per tutti i residenti attuali e delle generazioni future.