Anche le piccole realtà museali sono importanti e il curatore d’arte divulgatore culturale deve portare il pubblico a conoscerle e studiarle sempre più a fondo.
Prendiamo in considerazione due musei archeologici del territorio: il museo civico etrusco-romano di Trevignano Romano e il museo civico archeologico di Campagnano.
Gli antichi reperti etruschi e romani ci riportano indietro nel tempo facendoci rivivere un territorio nel quale le tradizioni, gli usi e i costumi di questi due popoli si mescolano fra loro.
Il museo di Trevignano è situato nel palazzo comunale del paese.
Possiamo ammirare i sontuosi corredi funebri delle tombe della necropoli dell’Olivetello.
Vi sono interessanti reperti di materiali vascolari, buccheri e oggetti in oro, argento e ferro. Possiamo ammirare in tutta la loro magnificenza due grosse anfore risalenti al periodo orientalizzante (fine VII secolo a.C.).
In esse è rappresentata la scena di un corteo nuziale con dei cavalli, una pantera e fiori di loto.
Molto interessante la tomba risalente all’VIII secolo a. C. nella quale possiamo osservare il corredo funebre di un guerriero con tutte le sue armi.
Il Museo Archeologico del Pellegrino (MAP) nasce a Campagnano di Roma, tappa della Via Francigena.
Nelle sale del museo possiamo ammirare reperti molto particolari risalenti all’epoca romana (I-V secolo a.C.).
Molti degli oggetti e manufatti sono stati ritrovati negli scavi di Mansio ad Vacanas (antica stazione di posta di epoca romana).
Mondo etrusco e romano si incontrano in una rappresentazione che testimonia la maestria artistica dei due popoli.
Anche in questo museo è presente il corredo funebre di una tomba di un guerriero etrusco risalente al VII secolo a.C.
Oggetti di vita quotidiana di epoca romana come spille, anelli e bracciali ci portano a scoprire il modo di vestire delle donne dell’epoca. Visitare queste realtà museali è come entrare all’interno di una necropoli per scoprirne i suoi segreti, la sua forza spirituale e i suoi valori culturali.
Le mille anime etrusche ci portano alla scoperta di un mondo antico ancora in gran parte inesplorato. Ogni scavo archeologico è un’eterna fonte di mistero e di meraviglia.
A volte sono proprio le tombe più semplici e meno imponenti che ci fanno riscoprire il fascino delle civiltà antiche.
È importante preservare i nostri beni culturali.
Piermarco Parracciani