Presidente Bernardi, sono circolate tesi contrastanti sulla possibilità di costituire un Consorzio Stradale chiuso all’interno dell’Olgiata. E’ di pochi giorni fa una comunicazione indirizzata al Comitato Olgiata Chiusa, ed a Lei per conoscenza, a firma del Dott. Nicola De Bernardini, Vice Capo di Gabinetto Vicario del Sindaco di Roma, su questo tema. Può riassumercene il contenuto?
Prima di rispondere a questa domanda mi vorrei riportare all’articolo apparso sul numero 8 de “La Sentinella – l’occhio vigile sul territorio”, del 1 luglio u.s., a firma del Presidente del Comitato Olgiata Chiusa nel quale si ipotizzava la percorribilità della costituzione di un Consorzio Stradale chiuso all’interno dell’Olgiata che avrebbe avuto il vantaggio di poter mantenere il Comprensorio chiuso senza bisogno di dover provvedere al pagamento degli oneri concessori richiesti dal Comune di Roma al Consorzio con la comunicazione del Gabinetto del Sindaco del 9 gennaio u.s.
Trattative con il Comune per la definizione della Convenzione del 1968
A seguito della pubblicazione di questo articolo e di altre iniziative prese dal Comitato Olgiata Chiusa, che si è illegittimamente ingerito con istanze ed interpelli alle Autorità nelle trattative con il Comune per la definizione della Convenzione del 1968 (pur essendo consapevole che le trattative sono di esclusiva competenza di Comune e Consorzio), il Consorzio ha ritenuto necessario far presente a tutti i Consorziati, a mezzo comunicati pubblicati sul sito consortile, la manifesta infondatezza della tesi sostenuta dal Comitato Olgiata Chiusa che, ovviamente, potrebbe far presa su molti residenti, vista la prospettazione della possibilità di evitare un esborso finanziario, ostacolando dunque la già difficile fase di trattativa che il Cda del Consorzio sta portando avanti con il Comune per ottenere finalmente il riconoscimento a titolo definitivo dello status quo di Comprensorio chiuso, privato ed autogestito.
Ipotesi prive di qualsiasi fondamento giuridico
Fortunatamente a smentire queste ipotesi fantasiose e prive di qualsiasi fondamento giuridico è intervenuta la comunicazione inviata dal Gabinetto del Sindaco del Comune di Roma alla richiesta formulata dal Comitato Olgiata Chiusa con la quale viene comunicato che la proposta di costituire un Consorzio Stradale con strade non soggette al pubblico transito non può essere accolta e che, dunque, l’unica possibilità di mantenere l’Olgiata chiusa è quella di pagare al Comune di Roma gli oneri concessori in sostituzione dei quali il lottizzatore ha realizzato le opere di urbanizzazione primaria che, altrimenti, dovrebbero essere cedute al patrimonio comunale, con l’effetto di dover aprire le strade al pubblico transito.
E’ vero che avete chiesto un parere legale e che anche questo ha escluso la ipotesi di dar vita al consorzio stradale?
Prima dell’arrivo della comunicazione di cui sopra da parte del Comune di Roma, al fine di supportare la nostra convinzione dell’infondatezza della proposta suggerita dal Comitato Olgiata Chiusa abbiamo ritenuto opportuno richiedere il parere di un qualificato studio legale specializzato in materia urbanistica, poi pubblicato sul sito consortile, il quale ha esposto chiaramente ai Consorziati l’impossibilità giuridica della costituzione di un Consorzio Stradale.
Ovviamente in proposito il Consorzio si è riservato di esaminare se sussistano i presupposti per una richiesta di risarcimento danni nei confronti dei componenti del Comitato Olgiata Chiusa, derivanti non solo dalla spesa sostenuta per il parere legale, ma anche dalle possibili conseguenze negative dell’ingerenza non legittima nelle trattative con il Comune per la definizione dei rapporti relativi alla Convenzione del 1968.
Quali sono le principali ragioni giuridiche o amministrative che impediscono la costituzione di un consorzio stradale chiuso all’Olgiata?
Come esposto in maniera molto chiara nel parere legale la costituzione di un Consorzio Stradale presuppone l’apertura del Comprensorio al pubblico, essendo presupposto imprescindibile per la costituzione del Consorzio Stradale la destinazione delle strade al pubblico transito. In pratica verrebbe meno la possibilità di gestire l’Olgiata come è stato fatto finora, con le sbarre che consentono l’accesso solo agli utenti registrati, con il controllo ai varchi da parte delle G.P.G. e tutto ciò che ne consegue.
Mi chiedo come possa denominarsi comitato per l’Olgiata chiusa, chi invece la vorrebbe aperta con un “consorzio stradale”.
Quali passi sta intraprendendo il consorzio Olgiata per affrontare le preoccupazioni dei residenti riguardo la gestione delle strade e la sicurezza, considerando l’impossibilità di costituire un consorzio stradale chiuso?
Il Consorzio intende continuare a gestire il Comprensorio come ha sempre fatto, garantendo ai Consorziati la manutenzione delle strade e la sicurezza. Ricordo in proposito l’assenza di furti subiti all’interno del Comprensorio negli ultimi sei anni, da quando è operativo il nostro sistema elettronico di controllo del territorio.
E’ evidente che il presupposto per poter garantire tutto ciò è il mantenimento dello status di Comprensorio chiuso e, a tal fine, è necessario portare avanti la trattativa con il Comune di Roma, ovviamente cercando di contenere al massimo la loro pretesa economica e di ottenere la dilazione del pagamento nel più lungo periodo possibile.