Commissario Polesi, può darci una panoramica del Parco di Veio e della sua importanza ecologica e storica?
Il Parco di Veio è un Ente regionale che gestisce un vincolo ambientale. Il nostro principale compito è proteggere e valorizzare la flora e la fauna, ma abbiamo competenza anche in tanti aspetti culturali e della promozione turistica. La creazione del Parco di Veio è stata una grande fortuna, perché è riuscita a salvaguardare delle zone enormi che rischiavano di essere urbanizzate, privando la città di quel grande polmone di verde, oggi apprezzato da tutti, come per esempio a Corso Francia con la Inviolatella Borghese e i suoi ettari e ettari di verde all’interno della città.
Quali sono gli obiettivi principali del Parco di Veio e come si inseriscono nel contesto della conservazione ambientale?
Noi salvaguardiamo e proteggiamo la biodiversità e l’ecosistema, e attualmente abbiamo qualche problema con i cinghiali che lo mettono a rischio, a partire dalla nidificazione degli uccelli a terra, tipo la quaglia e l’allodola, e dai problemi anche per i bulbi, basti pensare che non si vedono più le orchidee.
Quali sono le principali sfide che affrontate nella gestione del parco?
Noi abbiamo 100 km di sentieri riconosciuti CAI, di cui 27 della via Francigena che l’anno prossimo sarà percorsa da tantissimi pellegrini, e dobbiamo tenerli puliti, ordinati e fruibili. Ma abbiamo anche l’antica Città di Veio e un SIC, un sito di importanza comunitaria, che si trova al Sorbo. Abbiamo davvero tanti posti fantastici che dobbiamo aiutare e proteggere. Per esempio tornando al tema dell’ecosistema abbiamo i lupi, che non sono di nessun pericolo per gli esseri umani, tranne che per qualche problema che arrecano ai pastori con il loro gregge, ma sono l’unico nemico dei cinghiali. Ci occupiamo anche di aiutare gli agricoltori e gli allevatori di pecore, messi in difficoltà da cinghiali e lupi, per fargli avere un minimo di ristoro per i danni subiti.
Come viene finanziata la gestione del Parco di Veio e quali sono le principali fonti di sostentamento?
In quanto Ente Regionale siamo finanziati dalla Regione Lazio, e tutti i dipendenti, ad eccezione del Presidente o Commissario e direttore, sono dipendenti della Regione Lazio.
Quali specie animali e vegetali sono particolarmente protette nel Parco di Veio?
La salamandrina dagli occhiali, che si trova nelle Cascate dell’Inferno a Formello e nell’Antica Mole a Magliano Romano, specie molto protetta e ricomparsa dopo anni a dimostrazione che l’ecosistema è sano. Ma poi tanti animali come la quaglia, l’allodola, il fagiano, la lepre, la spinosa, il cinghiale, il lupo, il moscardino, ma anche qualche animale esotico ed alcuni cervi scappati da allevamenti privati e che si stanno riproducendo. Per quanto riguarda la vegetazione abbiamo varie piante, ma soprattutto boschi di quercia, e il sorbo, che ha dato il nome anche alla località.
Come viene promossa la conoscenza della storia e della cultura del territorio tra i visitatori?
Abbiamo avviato dei protocolli di intesa sia con la Soprintendenza dell’Etruria Meridionale per l’apertura della Tomba dei Leoni Ruggenti e la zona di Campetti, e protocolli d’intesa che stiamo rinnovando con il Museo di Villa Giulia per l’apertura del Tempio di Portonaccio.
Ci sono innovazioni tecnologiche o metodologiche che state implementando per migliorare la gestione del parco?
Abbiamo un problema di mancanza di fondi, se fosse per me io metterei tutti i sentieri in rete su una app. Stiamo ragionando anche per mettere maggiori controlli per l’antincendio, il Parco è molto coinvolto durante il periodo estivo nel monitoraggio e nella prevenzione e siamo dotati anche di mezzi per permettere ai nostri guardaparco di intervenire all’occorrenza anche in operazioni di spegnimento. Lavoriamo anche sul versante comunicazione, ed abbiamo alcune nostre pubblicazioni, come la guida archeologica o la guida alla via Francigena, che sono in rete e fruibili online. Stiamo ragionando anche sulla messa a punto di un QR code che possa agevolare la conoscenza dei luoghi per i visitatori.
Qual è il rapporto tra il parco e le comunità locali? Ci sono iniziative per coinvolgere maggiormente i residenti?
Noi collaboriamo con tutti i Comuni del Parco, abbiamo 8 Comuni oltre al XV Municipio di Roma, e siamo sempre pronti e disponibili a collaborare con tutti.
Come viene gestito l’equilibrio tra la fruizione del parco da parte del pubblico e la necessità di preservarne l’integrità?
Non nascondo che per noi due giorni difficili sono sempre il giorno di Pasquetta e il 1 maggio, quando arrivano migliaia di persone per godere delle nostre bellezze e i nostri guardaparco hanno addirittura difficoltà a muoversi da una parte all’altra del Parco per il traffico e la massiccia affluenza. Cerchiamo, pur tra mille difficoltà, di arginare il problema sovraffollamento e garantire comunque il servizio a tutti.
Cosa spera di vedere realizzato nel Parco di Veio nei prossimi dieci anni?
Io vorrei portare tutte le Scuole nel Parco, vorrei far conoscere a tutti cosa è il Parco e far conoscere ai bambini e ai ragazzi l’importanza di rispettare ed amare la natura.
C’è qualcosa che vorrebbe aggiungere o un messaggio particolare che vorrebbe comunicare ai nostri lettori/visitatori de La Sentinella – l’occhio vigile sul territorio?
Aiutateci ad amare e proteggere il nostro Parco. Siate delle nostre Sentinelle.