La mostra al Museo Doebbing
La produzione raffinata ed elegante di Paternesi è consistente, corposa e interessante per i temi trattati è ospitata nelle varie sale del Museo Doebbing.
Girando per il Palazzo notiamo un tripudio di opere d’arte che ci parlano di lui e degli stretti e profondi legami con la Tuscia, sua terra di origine.
E’ una mostra antologica che presenta tutto il suo percorso artistico e le varie creazioni che vanno dalla scultura in argilla o in bronzo, dagli altorilievi fino alla pittura ad olio o acrilico.
A tal proposito ci vengono subito in mente le parole che Rafael Alberti dedicò ad Alessio:
“La tua pittura ha l’odore della terra sa di creta e di fango, di rugiada all’alba d’ocre dorate, rossi cupi e silenzi sereni che riposano già in un cavallo, un gatto, una ragazza nuda.”
Benché abbia peregrinato per il mondo per curiosità, per passione e arte il Maestro è comunque tornato alle sue origini, alla sua terra natale che oggi gli vuole rendere omaggio con una magnifica esposizione interamente dedicata a lui.
Paternesi è stato un artista multiforme che ha realizzato numerosissime opere di grande valore, alternandosi in vari generi e servendosi di materiali variegati.
Una particolare attenzione merita la serie intitolata “Indovina la Commedia”, titolo dato dall’artista cileno Sebastian Matta, ispirata alla produzione di Dante, che più volte ha citato la terra di Tuscia nella sua immensa opera.
Lo studio d’arte interamente e fedelmente ricostruito
Interessante inoltre è visitare lo studio d’arte interamente e fedelmente ricostruito in una delle sale del Palazzo per vedere da vicino tutti gli oggetti che ha usato fino agli ultimi giorni della sua produzione.
Nello studio non manca la scultura di un gatto, perché egli amava moltissimo i gatti, sempre pronti a fargli compagnia durante il suo impegno artistico.
Numerose opere tra dipinti e sculture per una magnifica mostra che vuole celebrare il Maestro Alessio Paternesi, uno dei più rinomati artisti dell’arte italiana e vanto di tutta la Tuscia.
Alessio Paternesi, ambasciatore dell’arte viterbese nel mondo
L’artista, ambasciatore dell’arte viterbese nel mondo, era amico personale di Sebastian Matta che così lo definiva: “Alessio Paternesi: di terra, di luce, di aria” da cui prende il nome l’esposizione.
Si parte da due opere eccezionali che il Maestro ha donato negli anni settanta alla cittadina di Sutri, riscoperte recentemente e casualmente saranno ora conservate nell’auditorium del Museo, intitolato all’artista.
La mostra sul pittore viterbese “Di terra, di luce , di aria sarà aperta fino al 3 novembre ed è visitabile dal giovedì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle 18.00.