Dobbiamo cambiare paradigma, smettere di vedere e considerare il nostro Comune, o il nostro Quartiere, come un semplice insieme di strade e di case.
È molto di più di un semplice spazio geografico, è il luogo in cui viviamo, dove spesso lavoriamo, e dove costruiamo le relazioni con i nostri vicini.
Troppo spesso tendiamo però a trascurare ciò che succede proprio sotto il nostro naso, concentrandoci e preoccupandoci di questioni di più ampio respiro, anche per timore di essere considerati “provinciali”.
Ed ecco allora vederci diventare esperti di ciò che succede a livello globale, inseguendo più l’accettazione degli altri (siamo pur sempre nell’era del politicamente corretto) che il nostro vero interesse.
Ammettere che forse siamo più interessati a sapere se viene soppressa una linea di autobus, piuttosto che la sospensione della fornitura dell’energia elettrica o idrica, od ancora il problema raccolta spazzatura, piuttosto che a quello che succede lontano da noi, magari in scenari di guerra, rischia di farci considerare dei cinici.
Ammetto allora di essere cinico, ma non insensibile. E quanti lettori hanno o avranno il coraggio di ammetterlo, quanto meno nel proprio intimo e solo a se stessi? Chi avrà il coraggio di dire sì mi interessa più ciò che succede intorno a me di quello che, seppur indiscutibilmente più importante, avviene lontano?
Riscopriamo insieme l’importanza di interessarci attivamente a ciò che accade nel nostro quartiere, per accorgerci di come questo possa contribuire a costruire comunità più forti e coinvolte.
Scarso senso di appartenenza e di vicinato
Troppo spesso capita di non conoscere chi vive intorno a noi, magari anche sullo stesso pianerottolo, con conseguente scarso senso di appartenenza e di vicinato.
A chi non è mai capitato di entrare dentro l’ascensore del proprio palazzo e incontrare gente che tiene lo sguardo basso per evitare addirittura anche solo di salutare, di dire un semplice ed innocuo buongiorno?
Conoscere i vicini, partecipare agli eventi locali ed essere consapevoli delle questioni che riguardano la propria comunità contribuisce a costruire legami più stretti e solidali tra i residenti.
Questo senso di appartenenza non solo può migliorare la qualità della vita nel quartiere, ma può anche fornire un supporto importante in tempi di bisogno o di emergenza.
Partecipazione civica
Da qui l’importanza della partecipazione civica, che può partire dalla partecipazione alle riunioni dei comitati di quartiere, alle assemblee pubbliche o ad altre iniziative dove si possa far sentire la propria voce su questioni che riguardano direttamente la vita quotidiana propria e della collettività.
Soltanto se siamo informati e coinvolti nelle decisioni locali possiamo verificare che le necessità e i desideri della comunità siano adeguatamente rappresentati e considerati da parte delle Istituzioni competenti.
Uno dei temi su cui spesso sentiamo lamentele è quello della sicurezza, ma se i residenti fossero attivamente coinvolti, e vigilanti, un quartiere sarebbe sicuramente più sicuro, riducendo la criminalità e migliorando il senso di sicurezza.
Sicurezza che può essere garantita anche dalle imprese locali, dai tanti uffici e negozi che anche solo con l’illuminazione delle proprie vetrine trasmettono sicurezza.
I negozi non devono essere più visti solo come luoghi dove si fa la spesa o si acquistano beni, perché svolgono un ruolo vitale nel promuovere la sicurezza e il benessere del quartiere in cui si trovano.
E’ vero che nei grandi centri commerciali, di cui Roma è piena, troviamo tutto e di più, ma acquistare presso i negozi di quartiere, e frequentare i mercati locali, contribuisce anche a promuovere l’economia locale e a mantenere vive le tradizioni e la cultura della zona.
Basta poco, ma tanta volontà, per avere comunità più forti, coinvolte e resilienti.
Ognuno di noi ha un ruolo da svolgere nel plasmare il nostro quartiere in un luogo migliore, e questo inizia con il semplice atto di prestare attenzione a ciò che accade intorno a noi.
Facciamolo!